Chi sono

Nato e cresciuto come umanista, ma da sempre convinto dell’importanza capitale di non scindere – tanto nel singolo individuo, quanto nella società tutta – le lettere dalla scienza e dalla tecnologia, approdo nel rocambolesco mondo dello sviluppo software nel 2012, dopo una folgorazione avvenuta durante la preparazione all’esame di filosofia della scienza e la redazione della tesi di laurea nella medesima disciplina.

Grazie allo studio di alcune problematiche concernenti le forme di ragionamento più comuni applicate nella vita quotidiana e nella ricerca scientifica, e delle loro implicazioni in tutto ciò che gravita attorno agli agenti logici e alle possibilità di sviluppo di forme di intelligenza artificiale, intraprendo lo studio della logica formale. Da questa, il passaggio alla programmazione dei calcolatori è stato naturale e quasi automatico.

Seguono mesi e mesi di formazione da autodidatta, terminati con l’idea di farne una professione. Idea che si concretizza con la frequentazione di un corso di formazione regionale sul tema e con il primo stage retribuito in azienda, a cui poi ha fatto seguito il passaggio a lavoratore dipendente a tempo indeterminato.

Competenze

Lavorando per alcune pmi italiane ho avuto la possibilità di seguire vari tipi di progetti, spaziando dal software desktop agli applicativi web. E per non farsi mancare niente, ho avuto modo anche di fare esperienza nello sviluppo di software per dispositivi mobile.

Il c#, il framework .net/.net core e Sql Server

Dopo i primi sei mesi di stage a fare pratica con il vb .net, sono passato al c#. Con questo eclettico linguaggio ho avuto modo di sviluppare tanto per il desktop con lo stack Winforms/Wpf/Sql server, quanto per il web, seguendo il pattern MVC. Ho poi fatto esperienza anche di sviluppo di rest api per applicativi mobile, apprezzando tutti i tool per la produttività messi a disposizione dall’ide Visual Studio Community Edition.

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Python, Django, MySql e Gnu/Linux

Ho sempre apprezzato il software libero e il mondo delle distro Gnu/Linux, per la possibilità di giocare e personalizzare all’inverosimile con il sistema operativo, ma anche per la curiosità di sbirciare dentro alle librerie che mi tornavano utili. Python è il linguaggio che uso più spesso per automatizzare compiti ripetitivi e per creare rapidamente prototipi.

Al tempo in cui iniziai a sviluppare per il web, ero costretto dal management a lavorare su Asp .net WebForms, che, per quanto facilitassero il passaggio di un programmatore winforms dal desktop al web, nascondevano fin troppo dettagli e agivano eccessivamente dietro le quinte. Quando le cose si complicavano, il codice legacy poteva diventare un vero incubo.

Alla ricerca di un’alternativa valida, pensai subito al mio amato python; perché non cercare un framework fatto con questo linguaggio, che magari utilizzi il pattern MVC e che abbia un orm a corredo, oltre che seguire il famoso “zen di python”?

Dato che amo leggere, acquistai subito il libro di Marco Beri, “Sviluppare applicazioni web con Django” (Apogeo). Lo divorai in pochi giorni e creai subito esempi di applicativi web ad ogni sotto insieme di feature che apprendevo. E ciò non faceva che farmi odiare sempre di più le webform di asp .net (anche perché fui stroncato subito dal secco niet del management di fare il porting a django del software legacy su cui lavoravo).

Ma data la tendenza naturale del sottoscritto a tesaurizzare le nozioni apprese, dopo il passaggio a un nuovo impiego dove c’erano più spazi di manovra, utilizzai senza pensarci due volte Django per il primo portale web che mi proposero di sviluppare. Il prodotto fu portato a termine in un fiume di adrenalina in poche settimane. La creatura è ancora viva e si evolve, ovviamente.

Python è il mio linguaggio preferito quando si tratta di sviluppare su sistemi unix like, cosi come lo è il framework Django. A corredo uso sempre MySql, anche se, tempo permettendo, sto ultimando una migrazione delle competenze sql a postgres.

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Lo sviluppo per dispositivi mobili e vue.js

Sia come dipendente che come sviluppatore ho avuto modo di lavorare allo sviluppo di app native per android, come testimoniano anche alcuni articoli tecnici del blog di questo sito.

Nell’ultimo anno e mezzo, dato che ormai java è stato un po’ surclassato da kotlin e che dovevo decidere su quale competenza investire per il mercato attuale, oltre che per il fatto che spesso viene richiesta un app ibrida ios/android, sono approdato allo sviluppo con Vue.js. Sì, Vue è un framework javascript adatto alle single page application (quindi parliamo di sviluppo web), tuttavia con alcuni tool come Cordova o Capacitor, è possibile compilare il codice sorgente in un’app per diversi sistemi. Ho scelto Vue perché, dato che a tutti gli effetti mi considero uno sviluppatore full stack, dovevo colmare le mie lacune lato front end, e Vue.js, rispetto ai più diffusi e blasonati React e Angular, ha una curva di apprendimento meno ripida, oltre ad essere più modulare. A corredo uso Quasar per avere una cassetta degli attrezzi pronta per quanto concerne i controlli grafici.

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WordPress e il php

Quando nel 2018 ho scoperto il regime forfettario, ho deciso che avrei seguito progetti con clientela tutta mia e, si sa, spesso le richieste di intervento vengono fatte per software web già sviluppato. E il Php è uno dei linguaggi in cui mi sono imbattuto spesso per la manutenzione di codice esistente.

Oltre a ciò, le richieste di sviluppo di un sito web non si possono ignorare, anche se ho cercato il più possibile di tenermi alla larga dai cms e di fare in un certo senso tutto “from scratch”.

Sono approdato a WordPress quando ho dovuto trovare rapidamente una soluzione per un mio cliente a cui avevo fatto il porting del suo vecchio sito web da asp .net WebForms ad asp .net mvc. Bisognava implementare in fretta una piattaforma di e-learning e non c’era il tempo di fare un’alisi di tempi e costi, ma non avevo proprio voglia di fargli scappare una bella opportunità di business e abbandonarlo alla ricerca di una webagency, ricerca che richiedeva tempo già solo per valutare tutte le richieste di preventivi. Per cui presi il telefono e mi feci spiegare tutte le necessità del caso. La sera stessa mi misi subito a investigare tutte le piattaforme open disponibili; saltò fuori che moodle era troppo complesso e che andava personalizzato, ma wordpress aveva due plugin (uno quasi del tutto gratuito e uno a pagamento) che facevano al caso nostro. Per cui aprimmo senza troppi preamboli un sotto dominio nello spazio di hosting preesistente, personalizzammo insieme il cms e i vari plugin e in due settimane eravamo on line a ridosso di ferragosto. Sorpreso dalle possibilità di consulenza che poteva dare alla mia carriera da freelance, e dal supporto rapidissimo del fornitore del plugin, non potei che innamorarmi di WordPress, tanto disprezzato dai puristi e su cui anche io avevo qualche pregiudizio.

Attualmente lo uso per tutti i miei siti, per i miei clienti e continuo la mia formazione per la creazione di temi e plugin ad hoc, oltre che per la cura di alcuni aspetti seo (se il cliente di turno non ha risorse per ingaggiare un consulente esterno).

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Il tempo libero

Nel tempo libero (quello che resta dopo lavoro e famiglia!) mi piace molto “giocare” con Arduino, che oltre ad essere divertente, diventa un’occasione per uscire dalla zona di comfort e sbirciare in qualche branca dell’informatica che non conosco. Come freelance ho avuto modo di progettare uno sketch per un inseguitore solare che fa muovere, in base a una tabella astronomica, un pannello solare. Il progetto fu interessante perché richiedeva ottimizzazione del codice e accensione di relè con un tempo calcolato in base a dei parametri, al fine di attivare un motore che andava a corrente continua (si trattava di pannelli solari “veri”, che giravano grazie a mastodonti di 70 kg!).

Attualmente curo un blog dedicato ad Arduino per condividere la mia visione di questa fantastica schedina elettronica open source.

Mi piace molto scrivere, soprattutto dopo aver scoperto WordPress. Dato che quando non ero un informatico, mi sarebbe piaciuto fare il giornalista, ho una fissazione per i temi stile “magazine”, illudendomi un pochino di aver creato delle testate fai da te.

Oltre al blog su Arduino già citato, mi piace raccontare la mia visione del lavoro del programmatore su Diventa Progammatore.

Con l’occasione, cerco di apprendere più rudimenti possibile sul copywriting orientato alla seo.

Se ti piace come scrivo i miei blog e vorresti che scrivessi per te, contattami pure per parlarne senza impegno