Diventare programmatore

In un mondo ormai quasi completamente dominato dalla tecnologia informatica, diventare programmatore può rappresentare oltre che una necessità, una grande opportunità, non solo lavorativa, ma anche di crescita personale e di arricchimento culturale. Sviluppare un software, infatti, è un’attività che coinvolge varie branche del sapere (logica, matematica, ingegneria), nonché una vasta gamma di competenze non solo tecniche (comunicative, relazionali, manageriali) che possono essere utili in altri ambiti della nostra vita. Per questo imparare a programmare non dà semplicemente l’accesso a nuove opportunità lavorative, ma in generale apre la mente verso nuovi modi di pensare ai problemi e a come risolverli. Calma, concentrazione, capacità di riflessione, ingegnosità nell’ideare soluzioni per automatizzare compiti noiosi sono solo alcune delle virtù del programmatore (quelle che oggi si chiamerebbero soft skills).

Scopo di questa sezione del sito

Sono tanti i motivi che possono condurre alla scelta di diventare sviluppatore; come accennavo sopra in primis può esserci il desiderio di trovare un nuovo impiego in un mercato in cui l’offerta lavorativa è diventata abnorme rispetto alla domanda. La crescita di servizi informatici di ogni tipo accelera a ritmi parossistici; nuove fette di mercato sorgono ogni giorno per chi intravvede nuove opportunità di business nel mondo dell’imprenditoria digitale e in questa selva la necessità di risorse competenti che possano sviluppare questi servizi si fa sempre più pressante. Allo stesso tempo moltissime tra le posizioni lavorative più comuni sono sature, andando ad accrescere il bacino di coloro che sono alla ricerca di un modo per riciclarsi. Guardare al mercato del software sembra la scelta più naturale, ma non è certamente un passaggio che può avvenire con uno schiocco di dita.

In questo sito racconterò le mie esperienze come sviluppatore e pubblicherò articoli di consigli, errori da evitare e guide per chi voglia investire il proprio tempo e il proprio denaro per intraprendere questo percorso. L’idea è quella che tutti possono imparare a programmare e soprattutto, imparare a programmare bene. Al proposito sfaterò alcuni miti e pregiudizi che io stesso avevo a riguardo.

Per chiunque, poi, volesse solo dilettarsi nel fantastico mondo dello sviluppo di software, questo sito sarà utile due volte: vi si troveranno una miriade di consigli per chi vuole programmare per diletto e, se capita, per trovare un nuovo lavoro. Programmare è divertente e, oltre ad affinare le vostre doti intellettuali, dà qualcosa da mordere a tutti quelli a cui piacciono le attività pratiche.

Difficoltà, scorciatoie, tempo richiesto

È bene chiarire sin da subito alcuni concetti:

  • questo sito non intende vendere soluzioni facili: imparare a programmare richiede prima di tutto un investimento in termini di determinazione, pazienza e costanza. Bisognerà mettere insieme i pezzi del puzzle uno alla volta, senza demordere alla prima difficoltà. Di tanto in tanto potrete guardarvi indietro per ammirare quante porzioni del quadro generale avrete già costruito
  • non ci sono scorciatoie: niente potrà sostituirsi allo studio e all’esercitazione, altrimenti il software che svilupperete sarà un prodotto mediocre che renderà insoddisfatti voi stessi prima ancora che i vostri utente o il vostro datore di lavoro
  • serve tempo: prima ancora che risparmiare danari per acquistare il corso più aggiornato sul più richiesto framework front-end, dovrete mettere da parte ogni giorno qualche ora del vostro tempo. Per cosa? Per studiare sui libri, per approfondire le ultime novità sul mondo del software, per creare i vostri programmi, per esercitarvi, per acquisire quella nuova competenza che però vi porta ogni volta al di là della vostra vostra linea di comfort, per seguire guide, podcast, tutorial ecc. Una fatica di Ercole che darà i suoi frutti
  • nonostante ciò, si può applicare il principio 80-20 di Pareto (e con successo!): non è detto che i gradini della scala che porta ad essere programmatore provetto si debbano percorrere tutti; potreste non essere interessati ad intraprendere la professione di sviluppatore, oppure potreste solo voler implementare un progetto domotico per puro divertimento. In questi casi con il 20% delle nozioni è possibile risolvere grosso modo l’80% dei problemi. O ancora: siete (o volete diventare sistemisti) e dovete mettere mano a centinaia di file di configurazione, oltre a voler creare procedure che vengano eseguite periodicamente; oppure siete operatori o segretarie che devono eseguire data entry massivi, modificando ripetitivamente file excel, documenti di testo ecc. Creare degli script o delle macro può allora essere molto utile ad automatizzare compiti noiosi per un essere umano. Ciò che è importante è che alcuni concetti e abilità di base vengano acquisiti prima di ogni altra cosa. Avrò modo di spiegare i dettagli a riguardo negli articoli che periodicamente pubblicherò sul blog.

Ciò detto, se proprio devi dare una spallata a tutto questo, posso darti una mano. Contattami cliccando qui, proverò a capire le tue esigenze e a creare con te un vero e proprio piano d’attacco.

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